Chiariamo subito un fatto. Nella critica televisiva e cinematografica spesso si compie l’errore di sottovalutare un prodotto solo perché vuole essere spensierato e leggero.
Accade con serie televisive recenti come Crazy ex Girlfriend o Jane The Virgin, trattate spesso nella critica televisiva italiana e non solo come show inferiori d’importanza rispetto al prestige drama. Quest’ultimo è un tipo di televisione che ha in sé un certo approccio impegnato e visibilmente importante: Breaking Bad e Mad Men sono gli esempi migliori di questa tipologia ad esempio.
Vedendo queste due serie televisive, abbiamo istantaneamente la sensazione di star visionando qualcosa di meritevole e importante, con Sex and the city invece no.
Purtroppo è una reazione comprensibile, ma non dobbiamo farci ingannare, specialmente dopo la rivalutazione dello show avvenuta nel corso degli anni.
Negli anni 90 come sappiamo Twin Peaks ci ricordava che la televisione non solo può essere importante quanto la settima arte, ma può anche inventare un immaginario.
Il grande successo dell’opera di David Lynch e Mark Frost, spingerà poi altre produzioni ambiziose a voler replicare quel successo.
Ci riuscirà I Soprano nel 1999, la quale diventerà più in America rispetto all’Italia, un prodotto imprescindibile per ogni appassionato di cinema.
Accanto a queste produzioni c’erano le importanti sitcom come Friends e in questo panorama s’inserisce Sex and City nel 1998, un anno prima della serie I Soprano.
Potete costatare voi stessi quanto questa serie fosse estranea in quel momento storico televisivo, poiché Sex and the city non era assolutamente un prestige drama e neanche una sitcom.
Il successo fu tale che portò la serie a sei stagioni, due film ed una serie prequel intitolata The Carrie Diaries.
Sex and city dimostrò da subito che si può fare un altro tipo di televisione, spensierata certamente, ma non meno rilevante di altri show elogiati a non finire, giustamente, come Mad Men.
Di cosa tratta Sex and the city?
Per chi ancora non lo sapesse la serie racconta di quattro donne single a New York e le loro avventure sentimentali, lavorative e amicali.
Niente più di semplice.
La complessità invece sarà determinata da alcuni tabù che la serie infrange e dal percorso di anti eroine delle quattro donne protagoniste.
È importante riflettere su questo, perché dopo Sex and city, la televisione è come se si accorgesse di quanto può essere narrato bene quel tipo di personaggio con la serialità.
Un anno dopo farà la comparsa Tony Soprano della serie I Soprano, uno dei più importanti anti eroi della televisione.
Il successo e l’influenza dello show ideato da Darren Star però non finiscono qui.
Difatti Sex and the city avrà un sequel chiamato “And Just Like That”!
Sarà composto da dieci episodi dalla durata di 30 minuti, mente il cast purtroppo dovrà rassegnarsi alla mancanza di Kim Cattrall, che nella serie originale interpretava Samantha Jones.
Le altre tre protagoniste ci saranno e il luogo della vicenda sarà nuovamente New York.
La produzione inizierà nella tarda primavera del 2021, tuttavia non si ancora ancora nulla riguardo a una data d’uscita certa.
Sex and the city, volenti o nolenti, è un pezzo di storia della televisione e questo sequel può farci solo piacere.
