Un fisco più equo prevede tasse differenziate a seconda dello stato familiare, con incentivi per le famiglie che hanno figli e un'imposizione fiscale ridotta per i single.
Ma una delle preoccupazioni per il governo italiano è come affrontare la bassa natalità nel lungo periodo.
Il governo dà la priorità ad un'azione italiana per contrastare la sfida demografica.
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti di recente ha fatto riferimento alla formula "rimuovere gli ostacoli alla natalità" come il principale obiettivo del governo, che sta dedicando tempo ed energia per realizzare i progetti in agenda.
Il ministro dell'Economia vuole tassare maggiormente i single
Secondo Giorgetti "Non possiamo applicare le stesse tasse a single e genitori. Abbiamo bisogno di un'azione rapida ed efficace per incentivare la natalità".
Il governo quindi sembra voler incentivare la genitorialità, offrendo agevolazioni diverse tra single e famiglie, per affrontare con successo la sfida demografica. La sua posizione è che il governo debba fornire sostegni alle famiglie aumentando le tasse a chi non ha figli, in modo da creare un incentivo alla natalità.
L'Italia vede sempre meno nuovi nati
L'Italia sta vivendo un costante calo nel tasso di natalità dal 1965 in poi che, secondo alcuni, è preoccupante per la crescita del paese e della sua economia.Secondo l'attuale ministro bisogna trovare soluzioni innovative per aumentare la fertilità delle donne italiane e sostenere le famiglie, in modo che possano creare un ambiente in cui le famiglie possano prosperare.
Il governo sta quindi prendendo in considerazione l'idea di intraprendere un'azione radicale contro i single per affrontare la sfida della natalità, piuttosto che applicare incentivi alle famiglie con figli.
In particolare, Giorgetti spiega che non dovrebbe esserci un carico fiscale uguale per chi è single e chi ha una famiglia con figli a causa dei costi aggiuntivi che queste ultime devono sopportare.
Per questo motivo, è importante applicare il principio della progressività del carico fiscale.
Dopo 96 anni, quindi, la tassa sui single si ripresenta
Cinque anni fa avevamo già scritto sulla tassa sui celibi introdotta nel ventennio fascista.
Nel suo discorso del 26 maggio 1927, Benito Mussolini gongolava per l'introduzione di questa tassa con queste parole:
La tassa sui celibi dà dai 40 ai 50 milioni.
Ma voi credete realmente che io abbia voluto questa tassa soltanto a questo scopo?
Ho approfittato di questa tassa per dare una frustata demografica alla Nazione [...]
Ai posteri l'ardua sentenza.